Il vescovo Egidio: «Un patrimonio che abbiamo ricevuto e che può essere custodito e trasmesso solo in un lavoro di sinergia»

«Quindici sontuose cappelle per rappresentare gli augusti misteri ricordati colla recita del santo Rosario. Queste sarebbero distribuite lungo la nuova strada che da Mondovì riesce al celebre suo santuario presso Vico». Con queste parole, nel 1872, il vescovo Giovanni Tommaso Ghilardi rilanciava un progetto già immaginato nel 1600, e che vedrà la luce proprio a cavallo tra Ottocento e Novecento. Cappelle che segnano “la via per il Santuario”, non solo per le tappe del Rosario della Processione dell’8 settembre e dell’Ascensione. Un progetto che sarò realizzato in scala più ridotta che segna ancora oggi il paesaggio tra Mondovì Piazza e Vicoforte. Tre anni fa, su impulso del vescovo Egidio Miragoli, si è avviato un percorso tra la Parrocchia di San Donato di Mondovì Piazza, la Parrocchia vicese dei Santi Pietro e Paolo e il Santuario di Vicoforte per restaurare tre delle cinque cappelle realizzate: la prima, quella che si trova al bivio con la provinciale, la quarta e la quinta, ovvero le due che si trovano lungo la strada che sale verso Fiamenga. Il progetto di restauro si è potuto avviare grazie a un contributo PNRR di circa 450 mila euro.

Tra arte e natura

Venerdì 23 maggio una piccola cerimonia alla prima cappella a Piazza ha inaugurato ufficialmente i restauri e nell’occasione sono stati svelati anche i progetti futuri. Non una data qualsiasi, ma alla fine di maggio, il mese per eccellenza dedicato alla Madonna, onorata con la recita del Rosario e alla viglia della festa dell’Ausiliatrice. «Ci è parso significativo inaugurare i restauri delle tre cappelle in questa circostanza, alla vigilia dell’annuale pellegrinaggio della Città di Mondovì al santuario – ha sottolineato il vescovo Egidio –. Non possiamo infatti dimenticare che è stata la devozione alla Madonna a ispirare il progetto seicentesco della Via delle Cappelle. Ed è lo stesso sentimento che ha animato in primis anche l’attuale restauro».

Un cammino tra fede e arte: «C’è l’aspetto devozionale che caratterizza questo percorso, la devozione alla Madonna – ha sottolineato ancora mons. Miragoli –, ma non possiamo ignorare l’aspetto artistico delle cappelle, che valorizza il territorio, un patrimonio che abbiamo ricevuto e che può essere custodito e trasmesso solo in un lavoro di sinergia che, mi auguro, possa trovare fattiva condivisione». Il percorso del restauro è partito, appunto, tre anni fa: «Era il 29 maggio 2022, giorno del pellegrinaggio annuale dell’Ascensione, il giorno in cui feci il primo cenno a questo desiderio. La necessità dei lavori era evidente, e personalmente, mi si stringeva il cuore ogni volta che, passando, constatavo il progressivo deterioramento – ha ricordato il vescovo durante l’inaugurazione. A distanza di tre anni è bello poter dire: abbiamo iniziato e in parte ci siamo riusciti. Come per ogni cosa è impossibile avere la convergenza di tutti o di molti. Oggi è bello poter dire che qualcuno ci ha creduto. Ci ha creduto la Diocesi, che ha preso l’iniziativa e ci ha creduto la Fondazione CRC nella persona dell’allora Presidente Ezio Raviola e dei suoi collaboratori. Infine è stato provvidenziale l’aiuto della Regione, attraverso il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). La Soprintendenza, tramite i suoi funzionari, ha appoggiato l’impresa. Senza questa convergenza di intenti il restauro non si sarebbe potuto attuare». «È stato un lavoro di squadra» ha evidenziato l’architetto Laura Barello.

Tra arte e natura lo scopo degli interventi è stato quello di eliminare le condizioni di degrado, le infiltrazioni e le barriere architetto e ridare equilibrio ed un’immagine armoniosa ai siti (ha sottolineato la “Chiara restauri”). Le strutture sono state valorizzate anche grazie ad una nuova illuminazione, inserti in pietra di Vico e lavori di pulizia. Particolarmente imponente la prima, monumentale cappella nata su progetto dello Schellino nella seconda metà dell’ottocento. All’interno tre affreschi Andrea Vinai: una grande annunciazione, dipinti monocromi con la presentazione di Maria al tempio e lo sposalizio della vergine oltre a quattro profeti. Domenica 25 maggio nel pomeriggio i “Volontari per l’arte” terranno aperte le cappelle appena restaurate. dalle 16 alle 18.

A breve il restauro delle restanti cappelle

«L’ultimo intervento in ordine di tempo era stato quello dell’anno 2000, anche allora anno giubilare, che vide la realizzazione del marciapiede che costeggia le cappelle, marciapiede – ahimè – alquanto compromesso (se non pericolante) in diversi tratti. Un vero peccato, considerate le tante persone che ogni giorno lo utilizzano. In questa circostanza l’oggetto del restauro sono state tre cappelle nella loro interezza: struttura, pitture, luci, spazi adiacenti. Tre cappelle restaurate, delle cinque che furono costruite. Quindi ne restano due, e alcuni piloncini, per i quali già è stato predisposto il progetto di restauro. Si spera di poter iniziare quanto prima, a inizio estate, così che anche questo intervento resti legato al Giubileo in corso. Anche per questa seconda parte dei lavori, è stato trovato il cofinanziamento. Sponsor dei prossimi restauri è la “Fondazione Compagnia di San Paolo”, che si è impegnata a finanziare il recupero delle cappelle numero due e tre, e la cappella di san Benedetto dentro il Santuario (quella sotto l’organo). Restituiamo ai legittimi proprietari (Cattedrale, Santuario e parrocchia di Vicoforte) e al territorio, le tre cappelle restaurate, nella speranza che vengano conservate nella loro bellezza e custodite nel tempo. È auspicabile, ma io non ne potrò essere testimone sui lunghi tempi, che esse non cadano più nel deterioramento cui abbiamo assistito. Grazie alla Fondazione CRC (presente con la vice presidente Elena Merlatti ed il consigliere Elvio Chiecchio), alla Regione Piemonte (rappresentata dal vice presidente del Consiglio Regionale Francesco Graglia), alla Soprintendenza e all’arch. Laura Barello, per il progetto e la direzione lavori».

fonte: https://unionemonregalese.it/2025/05/23/svelati-i-restauri-sulla-via-delle-cappelle-tra-mondovi-e-il-santuario-di-vicoforte/